
Nicola Lagioia
- Michele Cornacchia
LETTERATURA. Dopo sette anni come direttore del Salone del Libro, è tornato ad essere scrittore, conduttore radiofonico, autore di podcast e riviste: «Io non sono uno scrittore seriale e non posso fare previsioni su quel che scriverò. Scrivo di urgenza e questo mi permette di creare strutture narrative abbastanza complesse, di grande respiro. Se vivessi solo di scrittura, dovrei stare attentissimo al numero di copie che vendo, e questo mi condizionerebbe rendendomi meno libero.»

Maria Grazia Calandrone
- Sara Elena Rossetti
La poesia di Maria Grazia è una poesia che tocca la storia, l’attraversa, non ha paura di essere politica se come politica si intende una poesia che dice chi siamo e dove siamo adesso.

Daniele Sepe
- Silvio Teot
«Io non sono sicuramente un grandissimo strumentista rispetto a tanti altri, però riesco a percepire la tessitura generale e il senso più profondo di quello che faccio. In definitiva è tutto merito dell’immaginazione. Avere la capacità di immaginare le cose che altri non vedono: collegamenti, assonanze che sfuggono.»

Lino Vairetti
- Silvio Teot
Artista visivo e direttore artistico, come musicista con gli Osanna ha fatto la storia del progressive rock in Italia: «Uno dei meriti del prog, forse il più grande, fu coniugare tante cose insieme: musicisti, artisti, fotografi… Fu una rivoluzione nella comunicazione artistica»
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