La nipote del pittore Giovanni Segantini e di Bice Bugatti ricostruisce la storia della sua famiglia e la sua stretta relazione con il mondo dell’arte e l’artigianato di lusso.
Il 7 giugno 2025 a Nova Milanese è stata inaugurata la 66esima edizione del premio dedicato a Bice Bugatti e Giovanni Segantini. Due figure da anni valorizzate dal Bice Bugatti Club, fondato nel 2007, con lo scopo di diffondere le notizie su Bice e promuovere iniziative a respiro internazionale. In passato si sono svolte diverse mostre e incontri grazie anche alla collaborazione di Gioconda Segantini presso Maloja e sul lago di Pusiano, mentre a Nova Milanese sono state realizzate una mostra su Bice e la sua famiglia e, nel 2019, una mostra con focus sull’opera «La Falconiera» di Segantini che raffigura proprio lei. Dal 2024 è stata avviata una iniziativa nelle scuole del territorio con un libro di Marilena Caimi e Roberta Monti, pubblicato dalla Fondazione Rossi. Lo scorso 30 giugno si è tenuto presso l’ADI Museum di Milano un incontro con Gioconda Segantini sulla figura di Carlo Bugatti.
Gioconda Segantini ha pubblicato due libri sulle lettere di Giovanni Segantini e della famiglia, nel 2010 Giovanni Segantini 1858-1899. Aus Schriften und Briefen. Da scritti e lettere, nel 2019 Segantini: Arte e amore vincono il tempo: una biografia. I suoi lavori combinano l’edizione critica di fonti originali e inedite, come lettere e scritti, con una narrazione biografica personale e documentata.
Signora Gioconda, come è nata l’idea di dedicare dei libri alla figura di suo nonno e alla sua famiglia?
Sono la figlia più giovane di Gottardo — il figlio maggiore di Giovanni Segantini e Bice Bugatti — e sono nata e cresciuta nella Casa Segantini a Maloja, in Svizzera. In quella casa c’erano molte cose un tempo appartenute ai miei nonni, che destavano in me il ricordo di mio nonno. Sono madre di sei figlie, nonna e da alcuni anni vedova. Quando le ragazze andarono via di casa, iniziai a dedicarmi a studiare la vita e l’arte di Giovanni Segantini, animata dall’intenzione di scrivere su di lui. Così è nata la biografia illustrata che mi ha consentito di osservare il tempo in cui lui visse come se fossi stata presente. Ho selezionato intenzionalmente lettere e testi in cui Giovanni parla della vita di tutti i giorni, della sua famiglia, dei suoi pensieri (in parte filosofici) o in cui discute (in modo critico o analitico) della sua arte, unendole ad altre testimonianze della vita della famiglia.
Nell’ultimo libro è contenuta una ricostruzione molto dettagliata, come è riuscita ad avere tutta questa documentazione?
La biblioteca Gioconda Leykauf-Segantini, di cui sono proprietaria, contiene circa 5.000 documenti. Grazie a queste nuove fonti e ai miei ricordi personali, è stato possibile illuminare la vita artistica di Giovanni Segantini e della mia famiglia con molti più dettagli. I miei cari mi hanno lasciato tutte le lettere e cartoline che raccontano le dinamiche tra i Bugatti e Segantini e molto altro. Dopo averle lette tutte e analizzate ho preferito donarle. Le lettere le ho regalate alla Fondazione Schweizerisches Institut für Kunst di Zurigo, in modo che, se qualcuno vuole studiare Segantini, sa dove trovare le fonti. Lì ho lavorato con un critico d’arte per la catalogazione del materiale, numerando e descrivendo in breve il contenuto di ogni singola lettera.
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L'articolo integrale è pubblicato nel n. 16 di Awand, estate 2025.
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