Con Nuages, galleria e casa editrice, ha lavorato e lavora con alcuni dei più grandi illustratori al mondo: «Di alcuni sono diventata grande amica, come Folon e Luzzati. Ho avuto più dei miei sogni. Non avrei mai immaginato una vita così bella e libera.»
Cristina Taverna è Nuages e Nuages è la galleria per eccellenza in Italia per gli appassionati di illustrazione e fumetto. A Milano, negli spazi di via Santo Spirito un tempo e di via Del Lauro oggi, passano ed espongono molti dei più noti artisti della letteratura disegnata nel mondo. Alcuni di questi sono anche protagonisti dei volumi che Taverna ha scritto e pubblicato come editrice nella collana Incontri; memoir in cui Pratt, Moebius, Luzzati rivivono gli incontri, le vacanze e i progetti condivisi con una gallerista che è anche una curatrice, ma soprattutto una donna profondamente innamorata del suo lavoro e felice di condividere la vita con persone «straordinarie».
Nelle tue note biografiche leggo che sei a Milano per Jannacci.
A 15 anni, di nascosto dai miei, venni da Alessandria a sentirlo a teatro insieme a Roberto, un ragazzo un po’ più grande di me con cui avevo una storia d’amore. Fu una sua idea. Fu folgorante. Conoscevo già Jannacci ma vederlo dal vivo mi fece pensare che questa sarebbe stata la mia città.
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