«Nelle città d’arte il turismo s’è mangiato la cultura, alimentare il primo è diventato prioritario rispetto alla conoscenza della seconda, senza che la ricchezza economica generata dai flussi turistici abbia portato ad una riflessione vera sul patrimonio culturale.» «In ambito culturale scarseggia la capacità di attrarre competenze da altri settori. Non è facile trovare consulenti legali o fiscali preparati sul nostro specifico settore.»
Angela D’Arrigo in un ritratto di Karen Di Paola
Il terzo appuntamento con le pagine delle professioni lo dedichiamo ad un ruolo sempre più importante, quello della progettazione e della ricerca di fondi per le iniziative culturali. A rispondere alle nostre domande è Angela D’Arrigo. Dal sito meetcultura.it leggiamo che «scrive e gestisce progetti per la fruizione del patrimonio culturale, lo sviluppo territoriale, il marketing dei servizi museali, l’organizzazione e gestione di eventi nazionali e internazionali» oltre a occuparsi di fundraising e gestione di attività di didattica, divulgazione, valorizzazione.
Il dottorato in archeologia ti aiuta a scavare fra i bandi in cerca di risorse?
Sembra una battuta, ma possiamo proprio dire di sì! Dagli studi accademici (dopo la laurea e il dottorato ho anche svolto un percorso biennale di ricerca post-doc) recupero nel lavoro di ogni giorno l’approccio metodologico appreso di grande attenzione nella lettura delle fonti. Vado quindi sì alla ricerca di bandi che possano essere utili per sviluppare i progetti che seguo, leggo ogni dettaglio, ogni rimando, anche i passaggi apparentemente più insignificanti, per essere certa di non sbagliare nel proporre un bando a un cliente. Durante il dottorato mi sono specializzata in iconografia numismatica, ho quindi imparato soprattutto a leggere il significato delle immagini e dei messaggi trasmessi. Mi rendo conto che con i bandi ho lo stesso approccio, cerco fra le righe i messaggi inespressi, che devono trovare riscontro nella filosofia di sviluppo del progetto che si propone.
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