Caterina Cappelli / Rosa Palasciano / Beatrice Rana / Roberta Durante / Andy Rocchelli / AwandAward 2024 / Daniela Pes / Beatrice Salvioni / Flavia Carlini / Asilo Republic / Cristina Giopp / Fabrica AI
Awand n. 14 - Inverno 2024/2025
In copertina. Caterina Cappelli
4. Cinema. Intervista a Rosa Palasciano di Stefano Lorusso
22. Fotografia. Andy Rocchelli. Un ritratto. Di Antonio Cornacchia
28. Portfolio. Andy Rocchelli
36. Illustrazione. AwandAward 2024
46. Illustrazione. Intervista a Caterina Cappelli
48. Musica. Intervista a Daniela Pes di Valeria Lucia Passoni
52. Letteratura. Intervista a Beatrice Salvioni di Valeria Lucia Passoni
58. Cultura. Intervista a Flavia Carlini di Michele Cornacchia
62. Teatro. Intervista a Asilo Republic di Antonio Cornacchia
68. Cultura. Intervista a Cristina Giopp di Federica Boragina
72. Rubrica. Ritratti di editoria indipendente di Francesco Ciaponi
73. Rubrica. I libri d’artista di Tiziana Romanin
74. Rubrica. Rivelazioni di Silvio Teot
75. Rubrica. I luoghi dell’arte di Antonio Cornacchia
76. Fondamenta. Fondazione Rossi. Intervista a Fabrica AI di Marianna Monguzzi
Under 35.
Questo numero è tutto dedicato agli autori e alle autrici under 35. Di solito i nostri dialoghi coinvolgono persone con più anni sul groppone perché hanno più esperienze da raccontare, hanno affrontato più scelte, possono portare più esempi; stavolta abbiamo pensato di invertire la lente. Nelle sue pagine incontrerete infatti chi ha più strada davanti che alle spalle e fra loro sia chi ha già ben definito il proprio cammino che chi ci sta provando e chi non ha potuto percorrerlo per intero.
In copertina e al centro le illustrazioni dell’AwandAward, quelle selezionate dalla giuria fra le tantissime arrivate da tutta Italia. Create per l’occasione da giovani autrici e autori alle prese con il procedimento al rovescio dell’ecfrasi «Trovare l’equivalente o l’analogon di un testo in una singola immagine» (come racconta Roberto Calasso ne L’impronta dell’editore a proposito delle copertine della sua Adelphi). Qui più che un testo è un concetto ad essere al centro, il futuro. In tante di queste immagini troviamo incertezze e timori, poca fiducia e poco ottimismo, pochissima di quella rabbia di cui parla Flavia Carlini: «La rabbia è stata la miccia del cambiamento sempre nella Storia: nessun diritto è stato guadagnato chinando il capo, ma partendo da una collettività arrabbiata».
La rabbia scotta, può diventare pericolosa, ma mai quanto la rassegnazione.
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