Manuele Fior
- Antonio Ant Cornacchia
«È come se prendessi il lettore per mano dicendogli “Adesso attraverseremo dei corridoi bui, non preoccuparti, non ti perderai, io ti condurrò ma il senso di questa esperienza rimarrà a te trovarlo”».
Enzo Avitabile
- Silvio Teot
Musica. «Tornare alla fonte, tornare a casa per riportare nel mondo tutto ciò che mi appartiene. Avere un’identità forte per poi accogliere le conoscenze dei popoli della Terra. In tutto questo gli elementi di base non possono che essere figli della cultura popolare.»
Luca Bigazzi
- Antonio Cornacchia e Stefano Lorusso
Ha diretto la fotografia nei film degli esordi di Soldini e Martone e nei titoli più celebrati di Sorrentino, Amelio e Di Costanzo. Esorta i giovani autori a osare e innovare, approfittando della «fortuna di poter sperimentare con le proprie mani la facilità e la creatività che il mezzo digitale offre»
Angela D’Arrigo
- Antonio Ant Cornacchia
«Nelle città d’arte il turismo s’è mangiato la cultura, alimentare il primo è diventato prioritario rispetto alla conoscenza della seconda, senza che la ricchezza economica generata dai flussi turistici abbia portato ad una riflessione vera sul patrimonio culturale.» «In ambito culturale scarseggia la capacità di attrarre competenze da altri settori. Non è facile trovare consulenti legali o fiscali preparati sul nostro specifico settore.»
Stefano Ricci
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli esordi illustrando Conan Doyle al Bartleby disegnato come un unico piano sequenza. Passando fra i matti, l’insegnamento, le riviste, gli editori europei, la musica e le serate live, da solo o in compagnia di altri grandi autori. Tutto comincia guardandosi intorno, perché «Osservare è già disegnare»
Maria Tilli
- Stefano Lorusso
Regista e autrice, il suo primo lungometraggio, Animali randagi, è arrivato dopo tanti documentari, cortometraggi e televisione «Venendo da una famiglia assolutamente non borghese, odio il “porno-poveri”, quel voyeurismo di chi è borghese e va a guardare i poveri, ma in cui i poveri non si raccontano mai.» «Il cinema e il set sono ancora tanto da maschi. Se un uomo fa il pazzo è uno che ha personalità. Se una donna mette i puntini sulle i è una rompicoglioni.»
Daniele di Bonaventura
- Silvio Teot
Marchigiano, convive con la terra che trema costantemente sotto i suoi piedi. Ma ha un polmone in più che è il mantice del suo bandoneon e non smette di avere progetti nuovi per la testa. Forse la musica può sfidare le guerre e le pandemie. Forse.
Gipi
- Antonio Ant Cornacchia
Nel 2005 il fumettista scriveva così sul suo blog: «Ma quanto chiacchiero? Spero di non esagerare. Questa è una nuova intervista fatta con Antonio Cornacchia su Creativo Social Club. Le domande erano interessanti e io non ho resistito alla tentazione di raccontare.»
Santa Nastro e Christian Caliandro
- Antonio Ant Cornacchia
PROFESSIONI. Santa Nastro e Christian Caliandro hanno scritto “Come vivono gli artisti” e “Contro l’arte fighetta”. Li abbiamo intervistati per capire come se la passano gli artisti e l’arte contemporanea.
Daniele Sepe
- Silvio Teot
«Io non sono sicuramente un grandissimo strumentista rispetto a tanti altri, però riesco a percepire la tessitura generale e il senso più profondo di quello che faccio. In definitiva è tutto merito dell’immaginazione. Avere la capacità di immaginare le cose che altri non vedono: collegamenti, assonanze che sfuggono.»
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