Barbara Baraldi
- Silvio Teot
Scrittrice e sceneggiatrice, dal 2023 è la curatrice di Dylan Dog, il personaggio Bonelli creato da Tiziano Sclavi che, durante la crisi del fumetto degli anni Ottanta, «Ha segnato un’inversione di tendenza nelle vendite “nonostante” fosse un fumetto autoriale.» Tutto è cominciato quando «Qualcuno mi ha detto “Sei brava a raccontare storie, perché non le scrivi?”».
Daniele di Bonaventura
- Silvio Teot
Marchigiano, convive con la terra che trema costantemente sotto i suoi piedi. Ma ha un polmone in più che è il mantice del suo bandoneon e non smette di avere progetti nuovi per la testa. Forse la musica può sfidare le guerre e le pandemie. Forse.
Claudia Pajewski
- Antonio Ant Cornacchia
FOTOGRAFIA. «La vera gratificazione è quando un’immagine riesce a resistere nel tempo ed entrare in un immaginario collettivo stabile». «Sono fiduciosa che opteremo per un approccio ecologico anche in questo campo, perché da qualunque parte la si guardi la grande abbuffata sta finendo. Ci dirigiamo verso un’inversione di tendenza che spero favorisca la qualità a discapito della quantità».
I Ministri
- Valeria Lucia Passoni
Milanesi nati negli anni 80, i Ministri sono amici fin dei tempi del Liceo Berchet: Federico Dragogna (parole, cori e chitarra), Davide Autelitano (voce e basso) e Michele Esposito (batteria). Fondata la band al termine degli studi, l’esordio è del 2006 con l’autoprodotto I Soldi Sono Finiti, disco con una moneta vera da un euro incastonata nella copertina. Sono seguiti concerti in tutta Italia ed Europa, 5 album e 2 Ep. A Federico Dragogna abbiamo chiesto di ripercorrere il loro percorso artistico, quale sia il ruolo del rock oggi e cosa significhi per loro e per le nuove generazioni fare musica.
Emidio Clementi
- Valeria Lucia Passoni
Fondatore e voce dei Massimo Volume, prolifico narratore, da oltre trent’anni è protagonista del panorama musicale e letterario italiano indipendente. La sua massima preferita è di Eliot «Quello che possiamo è solo provarci, il resto non ci appartiene».
Silvia Righi
- Sara Elena Rossetti
«Scrivo soprattutto di notte, il giorno lo impiego a convincermi che devo scrivere. Ma anche perché la notte è una dimensione di solitudine: le cose e le persone sono lontane, senti la mancanza di quello che non è accaduto, e osservi i tuoi desideri, e le tue paure, gonfiarsi in modo mostruoso.»
Simone Massi
- Antonio Cornacchia e Stefano Lorusso
ANIMAZIONE. Nei suoi film la memoria di un mondo contadino povero e duro ma semplice e trasparente. «Faccio cinema d’animazione a mano, con pochi mezzi, senza concessioni, senza amicizie e senza paracadute, è un atto di resistenza, con la minuscola». «Nella ricchezza della diversità ci deve essere qualcosa, in noi, che invece ci deve rendere uguali e valere sempre: il rispetto, la lealtà, la generosità, l’impegno, l’umiltà, l’accettazione della sconfitta.»
Guido Mencari
- Antonio Ant Cornacchia
«La fotografia di scena non esiste così come non esiste un solo modo di intendere il teatro. Il teatro è spesso definito con il qui e ora. La fotografia ferma il qui e ora trasformandolo in un ovunque e per sempre. In questa contraddizione sta il senso della ricerca fotografica dello spettacolo dal vivo.»
Daniela Pes
- Valeria Lucia Passoni
«In Italia ci sono tanti progetti, musicisti bravissimi relegati nel sottobosco, a cui anziché dare spazio vengono tagliate le gambe: c’è poco interesse ad investire tempo e curiosità nei progetti più difficili, passami il termine, quelli meno scontati, che non arrivano subito, ma spesso e volentieri sono quelli dove risiede più bellezza e sostanza.»
Lorenzo Mattotti
- Antonio Ant Cornacchia
«La cosa importante quando disegno sono io con la mia storia, con tutto il mio bagaglio personale, la mia esperienza, il mio lavoro, Il mio mondo. Per quello forse non mi piace neanche più leggere libri a fumetti, non sono più affascinato come ero da ragazzino. Uno potrebbe dirmi non sei più curioso, diciamo che sono molto curioso di quello che posso trovare dentro me stesso.»
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