
Fernando Garcia Barros
- Marianna Monguzzi
È il direttore dello spazio e progetto mARTadero in Bolivia, una realtà che da anni collabora con la Fondazione Rossi. «Qui l’arte non è solo espressione personale, ma uno strumento di cambiamento sociale».

Gianni Sassi
- Antonio Ant Cornacchia
CULTURA. Art director, discografico, agitatore culturale, editore... Con Filippo Pennacchio, curatore di “Gianni Sassi fuorigabbia”, tracciamo il ritratto di un protagonista fondamentale della cultura italiana a cui questa rivista deve molto, per la sua capacità di abbattere gli steccati tra i linguaggi e tra “cultura alta” e “cultura bassa”.

Collettivo Ippolita
- Michele Cornacchia
Si occupa di tecnologie digitali e filosofia della tecnica con uno sguardo sempre lucido e oggi, circondati dagli oligopoli di Meta o Google, più necessario che mai: “Ippolita si forma dall’intersezione di tre fiumi: l’hacking, la controcultura e il femminismo” . Una multidisciplinarietà per offrire strumenti alle comunità e ai movimenti. Perché, sanciscono, il futuro è qui e ora.

Eric Jozsef
- Silvio Teot
GIORNALISMO. Da trentatre anni racconta l’Italia ai lettori di Libération ed è quello che sognava di fare già da bambino. Il mestiere che cambia, le fake news, la crisi dei giornali, l’Europa in crisi d’identità, il Bel Paese sempre più conservatore, reazionario e invivibile per i suoi giovani costretti a cercare fortuna all’estero. I turbamenti nel raccontare il G8 di Genova del 2001 con i pestaggi alla Diaz e la strage di migranti nel Mediterraneo

Walter Fasano
- Stefano Lorusso
CINEMA. Erede di maestri come Franco Arcalli e Roberto Perpignani, è uno dei montatori più apprezzati e attivi del nostro cinema. Per molti film accanto a Luca Guadagnino, per cui ha anche sceneggiato e composto colonne sonore, ha lavorato con Dario Argento, Ferzan Özpetek, i fratelli D’Innocenzo. Ci ha raccontato la sua dimensione della creatività e la sua idea di montaggio, in cui il film è come un mobile: «Puoi decidere di costruirlo seguendo le istruzioni, o comporlo in una maniera alternativa».

Raiz
- Fabio Pozzi
MUSICA. La sua vita artistica è caratterizzata dal meticciato «Tutto ciò che non è puro mi interessa». Ce la racconta parlando degli esordi nei parchetti dell’hinterland milanese davanti ai ragazzini del quartiere, passando dai palchi da decine di migliaia di persone con gli Almamegretta, fino ai ruoli d’attore in teatro, al cinema e in tv. Napoli, il Mediterraneo e la sua voce inconfondibile.

Paola Agosti
- Antonio Ant Cornacchia
FOTOGRAFIA. Ha fotografato i piemontesi raccontati da Nuto Revelli ne “Il mondo dei vinti” e quelli del Sud America, la Somalia di Siad Barre e il Portogallo della liberazione, le grandi scrittrici, la politica italiana e internazionale e ancora molto altro. La definizione di “fotografa del femminismo” le sta stretta da sempre e noi proviamo a renderle giustizia.

Massimo Zamboni
- Antonio Ant Cornacchia
MUSICA. Dopo la clamorosa reunion dei CCCP è tornato alla produzione da solista, ai suoi libri e ai suoi album, l’ultimo è dedicato a Pasolini e a un Paese allo sfascio: «Stiamo seppellendo questa nostra Italia, una signora ancora bellissima: così bella a volte che quando l’attraversi rimani senza fiato». La sua chitarra ha segnato alcuni dei dischi rock italiani più amati eppure oggi dice «Scrivere forse mi piace di più, è un linguaggio più adatto a me».

Beatrice Alemagna
- Antonio Ant Cornacchia
ILLUSTRAZIONE. A ventidue anni si trasferì in Francia per pubblicare i suoi libri molto prima che in Italia. Autrice molto amata, oggi è una star dell’editoria per l’infanzia in tutto il mondo. Con lei parliamo di vivere del proprio lavoro d’artista, della libertà di dire no ai committenti, della funzione pedagogica e dell’uso dei libri, della continua ricerca, delle differenze tra i Paesi, del valore della noia, dell’interazione fra testo e immagini, di magia, fantasy e molto altro ancora.

Milo De Angelis
- Sara Elena Rossetti
POESIA. Poeta, saggista, traduttore e insegnante, quella di Milo de Angelis è una delle voci più rappresentative della nostra epoca. Qui ci racconta lo spazio della poesia, il rapporto con Milano, il lavoro di traduttore e quello di insegnante nel carcere di Opera.
Pagina 1 di 15