Andrea Cati nel 2014 crea un blog dedicato alla poesia che in poco tempo raggiunge migliaia di visite al giorno, nel 2016 fonda la sua casa editrice «Voglio occuparmi di poesia a 360 gradi, quella che vende e quella che non vende, quella che piace di più alla gente e quella che piace meno»

 

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Andrea Cati in un ritratto di Alessandra Tardio

 

Quando è entrata la poesia nella tua vita?

Andavo alle elementari, avevo una zia, Margherita, che faceva la maestra, mi ha trasmesso la passione per la lettura e la lettura quando si è piccoli è quella della poesia soprattutto, la poesia a memoria. L’incontro più o meno maturo è avvenuto alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Mi sono avvicinato al Centro di poesia contemporanea all’Università di Bologna. Sono arrivato secondo al premio organizzato per gli studenti dell’ateneo e si è aperto tutto un mondo, quello della poesia contemporanea. È stato allora che ho realizzato che i poeti non sono solo quelli morti, ma anche quelli in carne ed ossa che presentavano, che giravano, che pubblicavano coi grandi editori.

Come sei diventato editore?

Dopo l’università per due anni e mezzo ho fatto l’assistente alla didattica per una cattedra che in realtà non aveva nulla a che fare con le materie letterarie. Lo facevo gratis, quindi nel frattempo cercavo altro; ho fatto stage in comunicazione istituzionale in Abruzzo, ho lavorato nel settore industriale, occupandomi di marketing e comunicazione in una multinazionale, e nel frattempo — visto che la mia passione erano i libri — ho speso soldi per seguire un master in editoria presso la Fondazione Mondadori, il master di editoria della scuola di Minimum Fax e un altro corso in comunicazione digitale presso la Business School del Sole 24 ore, tutto questo prima dei 30 anni. Ho avuto delle sporadiche collaborazioni con altri editori, tutte non pagate. Nel 2014 ho creato il blog Interno Poesia, così per passione, perché leggevo, mi piaceva trascrivere le poesie, le scrivevo io stesso. Ho pensato “quasi quasi mi creo un archivo pubblico”, così ho creato InternoPoesia.wordpress.com. Due anni dopo, grazie all’incontro con amici redattori, traduttori, poeti contemporanei che nel frattempo ho conosciuto durante festival e incontri, mi sono detto “sai che c’è? forse è il momento di fare un salto, provare a pubblicare anche in forma cartacea questi libri che trascrivo digitalmente”, anche perché al di là dell’aspetto romantico, ero in un momento disastrato della mia vita: la multinazionale dove lavoravo stava per fallire, era in cassa integrazione, per cui avevo tanto tempo a disposizione da dedicare solo a me. Così siamo partiti con la casa editrice, appoggiandoci inizialmente a “Produzioni dal basso”, la piattaforma di crowdfunding, e facendo la prevendita dei libri in corso di pubblicazione, un po’ un paracadute per i primi titoli, per capire se effettivamente funzionava o no; le persone non regalavano soldi, acquistavano il libro in prevendita e noi lo spedivamo al termine del processo.

 

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L'articolo integrale è pubblicato nel n. 6 di Awand, inverno 2022-2023.
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Antonio Ant Cornacchia
Antonio Ant Cornacchia
Grafico, art director, giornalista. Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti. È il fondatore e direttore di Awand. C'è chi lo chiama Ant, che sta per formica.

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