Intervista al direttore del Museo Nazionale di Belle Arti in passato alla guida della Biennale della stessa capitale cubana
Carlos boix Trittico Untitled
La vita spesso ci offre occasioni inaspettate, o forse programmate da un destino la cui visione è superiore alla nostra naturale comprensione. Questi momenti imprevedibili e spontanei vanno colti e vissuti e quasi sempre, come piccoli frutti poco appariscenti all’occhio, ci regalano sapori inaspettati. Tutto sta nel saperli cogliere.
L’occasione è stata la presenza in Italia di due importanti esponenti dell’arte cubana oggi nel mondo: Jorge Fernández Torres Antón, attuale direttore del Museo Nacional de Bellas artes de Cuba, già direttore di tre Biennali dell’Avana, e Nelson Ramírez de Arellano Conde attuale direttore del Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam dell’Avana, Direttore del padiglione Cuba alla 59° Edizione della Biennale arte 2022 di Venezia, Direttore della XIV edizione della Biennale dell’Avana.
L’amicizia che da anni lega Jorge Fernández alla Fondazione Rossi ed alla LAP, ha fatto sì che il 26 aprile 2022 si svolgesse presso la Libera Accademia di pittura Vittorio Viviani a Nova Milanese, uno scambio culturale dal respiro internazionale che ha ricucito e tirato le somme non solo della situazione dell’arte a Cuba, ma più in generale dello stato dell’arte post pandemia.
L’evento si è svolto nei locali dell’accademia di pittura e si inserisce tra i progetti internazionali per il 63° anniversario del Premio Bice Bugatti Segantini. A fare da cornice alla serata sono state esposte presso la LAP le opere degli artisti cubani che negli anni hanno avuto modo di collaborare con la Fondazione nelle varie edizioni del Premio. Tra questi, José Antonio Choy, Carlos Boix, Leandro Feal Bonachea, Angel Delgado e José Angel Rosabal Fajardo. Abbiamo colto l’occasione per rivolgere alcune domande a Fernández Torres.
Chi è Jorge Fernández Torres Antón?
Sono Direttore del Museo Nazionale di Belle Arti di Cuba, e ho radici profonde nel mondo culturale cubano. Radici che partono dalla mia esperienza, ormai pluriennale, come professore e per un breve periodo anche come vice rettore delle Scuole Nazionali d’arte dell’Avana, progettate insieme a Roberto Gottardi e Ricardo Porro dall’architetto Vittorio Garatti, a cui la Fondazione Rossi ha dedicato una esposizione personale nei locali della Permanente di Milano nel 2017.
Prima di ricevere l’incarico del Museo, sono stato per diversi anni direttore del Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam, organizzando tre edizioni della Biennale di L’Avana, “riportando l’arte al centro della città”. La sfida era organizzare un evento di portata internazionale con poche risorse economiche, coinvolgendo gli artisti stessi nel processo di creazione ed aprendo le porte dell’Avana affinché l’arte diventasse accessibile a tutti.
Per il Museo Nacional De Bellas Artes sto portano avanti con enormi sforzi un lavoro di riorganizzazione della collezione e di restauro e manutenzione dell’edificio storico che ospita le collezioni permanenti e temporanee, oltre che degli spazi del vicino Palacio del centro Asturiano, nelle cui sale è ospitata la collezione storica.
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