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Vanni Scheiwiller l’ha definito “il panettiere degli editori perché è l’unico che stampa in giornata”. Qualcuno lo conosce come il Pulcinoelefante dal nome della sua casa editrice, fondata ad Osnago nel 1985. È editore, illustratore, aforista, liutaio, violinista e anche un po’ alchimista. Eppure di sé lui ama dire semplicemente: “Sono uno che ama giocare al gioco della vita”.

 

alberto casiraghy

Alberto Casiraghy in una foto di Antonio Cornacchia

 

Vanni Scheiwiller l’ha definito “il panettiere degli editori perché è l’unico che stampa in giornata”. Qualcuno lo conosce come il Pulcinoelefante dal nome della sua casa editrice, fondata ad Osnago nel 1985. È editore, illustratore, aforista, liutaio, violinista e anche un po’ alchimista. Eppure di sé lui ama dire semplicemente: “Sono uno che ama giocare al gioco della vita”. Io di lui dico che mi ricorda un prisma, luminoso, mutevole e poliedrico. Alberto Casiraghi è senza dubbio un poeta, se con questa parola intendiamo uno che il mondo lo abita poeticamente, per dirla con Bobin, qualcuno che è in grado di posare la mano sulla punta più sottile del reale.
Nella sua casa di Osnago ogni giorno da più di trent’anni viene messa in moto la vecchia Audax Nebiolo, acquistata dalla tipografia Same nell’85 e con la tecnica dei caratteri mobili si stampano su pregiata carta Hahnemühle i Pulcini, piccole plaquette cucite a mano, in cui un aforisma o breve testo poetico è accompagnato da un’illustrazione, un’opera pittorica, un’incisione, una fotografia. Ad oggi il catalogo supera ampiamente i diecimila titoli e include numerosissime opere preziose, perle rare di arte e poesia di autori più o meno noti. Recentemente l’archivio è stato acquistato dal Comune di Milano ed è conservato presso la Casa Museo Boschi Di Stefano dove è ora possibile ammirarne numerosi esemplari.
Alberto Casiraghi è però appunto illustratore e poeta, oltre che editore, e negli anni i suoi testi hanno visto numerose pubblicazioni, a partire dal 1983 con Nelle immediate lontananze (Le cinque vie, Bergamo) sino al più recente I segreti del fuoco pubblicato da Book Editore. Nelle sue poesie sboccia imperterrito un fortissimo amore per la vita, una ricerca costante di senso che trova pace nel vento, nel fiume, nella musica di Mahler o nel pigolio di un pulcino. Leggendo le sue parole siamo nel fluire delle cose, ne diveniamo parte e ci sentiamo travolti da uno spazio di gioia e di presenza che è quella melodia che la vita diventa quando è viva per davvero.
Del 2016 è il film documentario Il fiume ha sempre ragione, in cui Silvio Soldini racconta Alberto Casiraghi e Joseph Weiss e i loro laboratori di editoria artigianale con sguardo delicato e poetico.

 

casiraghy

 

Questo articolo è pubblicato nel n. 1 di Awand, autunno 2021.
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Sara Elena Rossetti
Sara Elena Rossetti

Sara Elena Rossetti insegna lingua e civiltà inglese a Sesto San Giovanni (MI).

Ha lavorato come traduttrice per NextMediaLab, Fondazione Mudima, DesignVillage e Creativi Digitali. Ha collaborato come attrice e drammaturga con la compagnia teatrale Favola di Mattoni e ha girato con R. Cacciola il documentario Sogni? e con A. Sartori la videopoesia Who am I?.

Si è occupata della traduzione di poesie di Christina G. Rossetti (San Marco dei Giustiniani e GalassiaArte) e di Andrea Inglese (Patrician Press). Nel 2014 ha pubblicato una raccolta di poesie (Arcobaleno Rainbow, Patrician Press) e successivamente diversi aforismi con Edizioni Pulcinoelefante. Attualmente continua la ricerca poetica con MilleGru con cui si occupa principalmente di teatropoesia e poetry therapy.

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