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Awand numero 5 è qui!

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Care amiche e cari amici di Awand,

finalmente il numero 5 è nelle nostre mani e in quelle di molti di voi. La splendida copertina di Manuele Fior ha già raggiunto molte delle librerie che compongono la nostra selezionata rete di punti vendita così come buona parte delle vostre caselle di posta.

Nella scorsa newsletter abbiamo parlato di Fior e delle nuove rubriche, oggi parliamo di tutto il resto.

La nostra Giulia Maria Falzea ha intervistato la scrittrice Nadia Terranova «La scrittura per me ha un solo obbligo: essere interessante. Questo obbligo ovviamente ogni scrittore e lettore lo declina a proprio gusto, ma non credo che debbano esserci altri doveri, né civili, né militanti, ci sono se lo scrittore li sente.»

L'artista visiva Anna Valeria Borsari è stata invece intervistata da Federica Boragina«L’arte è sempre stata per me uno strumento fondamentale sia per una personale ricerca, sia per tentare di operare cambiamenti di carattere socio culturale, ma nelle mie opere ho preferito esprimermi in modo indiretto, elaborando appositi strumenti per giungere alle persone».

Il grande musicista Vincenzo Zitello ha risposto alle tante domande di Silvio Teot. Dalla musica progressive dei Settanta alla new age, passando dalla canzone d’autore e le collaborazioni con Battiato, Fossati e De André . “È l’arpa la mia signora! Dal vivo preferisco stare solo con lei”

Il direttore ha incontrato la gallerista Cristina Taverna. Con Nuages, galleria e casa editrice, ha lavorato e lavora con alcuni dei più grandi illustratori al mondo: «Di alcuni sono diventata grande amica, come Folon e Luzzati. Ho avuto più dei miei sogni. Non avrei mai immaginato una vita così bella e libera.»

Il poeta selezionato e presentato in questo numero da Sara Rossetti è Andrea Inglese. È una voce che non straborda e sa essere tagliente, minimalista nella sua precisione affilata. La poesia di Andrea Inglese ha quella caratteristica che risiede nella capacità di trattenere: il potere dell’inciampo, quello che ci fa fermare quando gli occhi si stanno muovendo sulla pagina e tocca il corpo oltre che la mente. Si tratta di una resistenza potente: non possiamo procedere perché in noi si è acceso qualcosa.

Il nuovo portfolio fotografico è dedicato a un nome che imparerete a conoscere sempre più: Hugo Weber. «Soprattutto ora che siamo sommersi dalle immagini, la finalità ultima di un progetto fotografico è il libro, è un po’ come un film. Una volta che il libro è montato, esiste ed è tangilbile, con un’apertura e una chiusura, con la sequenza delle immagini, con la sua narrazione.» Hugo è anche l'autore delle foto di copertina del nuovo album di Manuel Agnelli.

Per le pagine delle professioni abbiamo intervistato Squilibri Editore. Libri e album musicali allo stesso tempo: è la formula adottata dalla piccola casa editrice romana. Dalle ricerche di Leydi, De Martino e Carpitella alle più recenti produzioni dei Fratelli Mancuso e Peppe Voltarelli, vincendo nove Targhe Tenco e preservando una irrinunciabile libertà.

Infine l'intervista a Nelson Ramirez de Arellano Conde di Sara Boscaro e Laura Parmigiani per le pagine dedicate alla Fondazione Rossi. È il direttore del Centro di Arte Contemporaneo Wifredo Lam e curatore del Padiglione di Cuba alla Biennale di Venezia 2022.

***

Come vedete, anche in questo numero ci muoviamo fra tutti i linguaggi dell'arte, superando steccati per incontrare grandi maestri e nuove realtà e presentarvi contenuti esclusivi, per approfondire temi, biografie, poetiche.

Speriamo che il nostro lavoro vi piaccia e coinvolga sempre più, la vostra partecipazione e attenzione è fondamentale per dare senso al nostro lavoro, per questo vi chiediamo di rinnovare l'abbonamento o di attivarne uno nuovo e di acquistare le copie dei nuovi numeri o degli arretrati.

Vi salutiamo con “Qualche parola per chiudere”, sono quelle di gianni Rodari, un autore che stimiamo davvero tanto.

A presto e buona lettura.

 


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