Interviste
- Silvio Teot
Dal teatro classico alle finte telefonate sui social fino a Striscia la notizia. «Ho cominciato a fare satira per parlare degli argomenti a me cari come l’ambiente». «La satira piace molto a chi sta all’opposizione. Poi, quando l’opposizione va al governo, si invertono le cose.»
- Tiziana Romanin
«Fare libri d’artista è un esercizio estremamente riflessivo e intimo, che vuole tempi lunghi e questo bisogna riuscire a trasmetterlo anche a chi guarda.» «È il percorso che porta a cambiare i punti di vista, fa sgorgare l’inconsueto. Nella pratica delle arti ma anche nella vita»
- Silvio Teot
Artista visivo e direttore artistico, come musicista con gli Osanna ha fatto la storia del progressive rock in Italia: «Uno dei meriti del prog, forse il più grande, fu coniugare tante cose insieme: musicisti, artisti, fotografi… Fu una rivoluzione nella comunicazione artistica»
- Antonio Ant Cornacchia
Scrittrice ed editrice, insieme a Paolo Canton nel 2004 ha creato Topipittori, specializzata in volumi per bambini e ragazzi «Cerchiamo sempre di offrire un’esperienza importante — che non vuol dire seriosa o noiosa — un’esperienza che resti, che costituisca un incontro, che colpisca, faccia pensare».
- Medea Cornacchia
Trenta poeti più trenta artisti visivi, metà italiani e metà latino-americani, in dialogo sulle pagine dei libri d’artista stampati a caratteri mobili per il Premio Bice Bugatti - Giovanni Segantini.
- Antonio Ant Cornacchia
Andrea Cati nel 2014 crea un blog dedicato alla poesia che in poco tempo raggiunge migliaia di visite al giorno, nel 2016 fonda la sua casa editrice «Voglio occuparmi di poesia a 360 gradi, quella che vende e quella che non vende, quella che piace di più alla gente e quella che piace meno»
- Antonio Ant Cornacchia
«Da tempo ho coniugato questo interesse per la spontaneità del racconto fotografico, vissuto non solo come classico resoconto di esperienze ed incontri, ma come visual storytelling che con scatti più personali e creativi trasmetta il fascino segreto dei luoghi urbani e degli ambienti della cultura, svelati attraverso immagini e parole come una “fotografa narratrice”».
- Sara Elena Rossetti
Vivace, curiosa, irriverente. Francesca Genti è la penna che illumina la Via Lattea della poesia lanciando coriandoli dal cielo come se non ci fosse un domani. La sua poesia è libera come l’aria, sa bruciare luminosa come un fuoco ma non le mancano la morbidezza dell’acqua, la solidità della terra e la leggerezza sottile dell’etere.
- Antonio Ant Cornacchia
Disegna per l’editoria, l’animazione tradizionale e per il fumetto, le piace lasciarsi trasportare, trovare la rotta strada facendo «È la parte più viva. Fa venire smania, sei felice quando senti quella cosa lì. Mi piace che il percorso faccia scoprire cose che alla partenza non sapevo.»
- Silvio Teot
«Io non sono sicuramente un grandissimo strumentista rispetto a tanti altri, però riesco a percepire la tessitura generale e il senso più profondo di quello che faccio. In definitiva è tutto merito dell’immaginazione. Avere la capacità di immaginare le cose che altri non vedono: collegamenti, assonanze che sfuggono.»