Stefano Ricci
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli esordi illustrando Conan Doyle al Bartleby disegnato come un unico piano sequenza. Passando fra i matti, l’insegnamento, le riviste, gli editori europei, la musica e le serate live, da solo o in compagnia di altri grandi autori. Tutto comincia guardandosi intorno, perché «Osservare è già disegnare»
Andrea Serio
- Antonio Ant Cornacchia
DISEGNO. Ha cominciato a leggere con Topolino, ora pubblica in tutto il mondo. Autore dal segno lirico e dallo stile pittorico «Quello che faccio è proprio questo, dipingo con le matite.»«Tutto quello che vedo, che ho intorno, anche inconsapevolmente e inconsciamente, lo mastico, lo rumino. Succede a tutti in questo mestiere: assorbiamo cose come delle spugne e poi le mettiamo coscientemente o meno in quello che facciamo»
Cristina Giopp
- Federica Boragina
Una storia con l’arte cominciata per passione e, attraverso tempo e studio, diventata una professione, legata alla costante ricerca, la promozione culturale e la consulenza. Cristina Giopp, storica dell’arte, divulgatrice, art consultant, e founder di The Girl in The Gallery.
Lino Vairetti
- Silvio Teot
Artista visivo e direttore artistico, come musicista con gli Osanna ha fatto la storia del progressive rock in Italia: «Uno dei meriti del prog, forse il più grande, fu coniugare tante cose insieme: musicisti, artisti, fotografi… Fu una rivoluzione nella comunicazione artistica»
Daniela Pes
- Valeria Lucia Passoni
«In Italia ci sono tanti progetti, musicisti bravissimi relegati nel sottobosco, a cui anziché dare spazio vengono tagliate le gambe: c’è poco interesse ad investire tempo e curiosità nei progetti più difficili, passami il termine, quelli meno scontati, che non arrivano subito, ma spesso e volentieri sono quelli dove risiede più bellezza e sostanza.»
Asilo Republic
- Antonio Ant Cornacchia
Con Shame culture portano in scena le ansie e i problemi degli studenti universitari vittime delle pressioni sociali, amplificate dall’esposizione continua sui social. L’amore per un lavoro difficile e bellissimo da fare come collettivo: «Un grande investimento perché la vera forza, il vero futuro sta in questo. Non è possibile che stia nella solitudine, nel singolo, nel dispositivo e nella non-presenza. Il futuro deve ripartire dall’unione.»
Luca Bigazzi
- Antonio Cornacchia e Stefano Lorusso
Ha diretto la fotografia nei film degli esordi di Soldini e Martone e nei titoli più celebrati di Sorrentino, Amelio e Di Costanzo. Esorta i giovani autori a osare e innovare, approfittando della «fortuna di poter sperimentare con le proprie mani la facilità e la creatività che il mezzo digitale offre»
Giuseppe Palumbo
- Antonio Ant Cornacchia
FUMETTO. Dagli esordi su Frigidaire con Ramarro, il supereroe masochista, alle tavole per Diabolik.
L’importanza delle riviste, del lavoro di gruppo e delle figure a cui ha dedicato alcuni dei suoi ultimi lavori, Pasolini e Scotellalaro «Per il recupero di una dimensione umana che dal mio punto di vista non può che essere poetica.»
Ilaria Urbinati
- Antonio Ant Cornacchia
Che illustri la posta del cuore de La Stampa o che ritragga India, l’insegnante affetta da crisi
di panico in “Il mare verticale”, lei è sempre Ilaria “quella brava a disegnare”.
«Il disegno è quella roba mia speciale, poi credo che sarei me stessa anche senza fare questo lavoro, ma è un grosso punto interrogativo. Forse anche un po’ una paura»
Paolo Mele di Kora
- Mino Vicenti
PROFESSIONI | CURATORE. Paolo Mele racconta il suo percorso nel mondo della produzione e della ricerca sul contemporaneao, fino all’approdo al centro per l’arte contemporanea Kora. «C’è un mondo dell’arte fatto di ricchezze o di logiche che esulano da quello che l’arte contemporanea dovrebbe fare, cioé porre domande, interrogativi, cercare di stimolare e arrivare tra la gente».
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