
Lorenzo Mattotti
- Antonio Ant Cornacchia
«La cosa importante quando disegno sono io con la mia storia, con tutto il mio bagaglio personale, la mia esperienza, il mio lavoro, Il mio mondo. Per quello forse non mi piace neanche più leggere libri a fumetti, non sono più affascinato come ero da ragazzino. Uno potrebbe dirmi non sei più curioso, diciamo che sono molto curioso di quello che posso trovare dentro me stesso.»

Silvia Vecchini
- Sara Elena Rossetti
POESIA. Poeta e scrittrice di libri per l’infanzia, ci racconta del suo rapporto con la parola, i bambini, il mistero, le fiabe e le ispirazioni «Accade che la parola trasformi, come un atto magico, a volte come una preghiera. Almeno dentro di me. Orienta, dice addio o benvenuto, accoglie cose nuove, si prepara. In me agisce. E fallisce anche, tante volte. Ma ritenta».

Flavio Favelli
- Federica Boragina
«Le cose personali si intrecciano con le cose collettive, è un gioco di specchi, si aiutano l’una con l’altra a non perdersi, come due farfalle che si rincorrono». La ricerca di Flavio Favelli è un caleidoscopio: moltiplica frammenti di vite, ricordi, fatti storici, abitudini e costumi. Svariati oggetti ne declinano le forme. Il vetro smerigliato che lo racchiude è quello di una finestra di una casa borghese dell’Italia di qualche decennio fa…

Cristina Donà
- Fabio Pozzi
«L’arte secondo me deve sempre aprire, ti deve offrire dei modi nuovi di interpretare la realtà, che possono essere salvifici. Se davanti a te hai solo una porta chiusa, implodi. Invece una parola, un’immagine, qualcosa che faccia funzionare la tua immaginazione e che apre dei nuovi scenari, diventa motivo di vita.»

Santa Nastro e Christian Caliandro
- Antonio Ant Cornacchia
PROFESSIONI. Santa Nastro e Christian Caliandro hanno scritto “Come vivono gli artisti” e “Contro l’arte fighetta”. Li abbiamo intervistati per capire come se la passano gli artisti e l’arte contemporanea.

Claudia Pajewski
- Antonio Ant Cornacchia
FOTOGRAFIA. «La vera gratificazione è quando un’immagine riesce a resistere nel tempo ed entrare in un immaginario collettivo stabile». «Sono fiduciosa che opteremo per un approccio ecologico anche in questo campo, perché da qualunque parte la si guardi la grande abbuffata sta finendo. Ci dirigiamo verso un’inversione di tendenza che spero favorisca la qualità a discapito della quantità».

Andrea Segre
- Stefano Lorusso
Cinema. «Il documentarista è quella persona che riesce ad ascoltare e a far diventare narrazione qualcosa che non ha controllato, è uno che riesce a perdere il controllo.»

Numero Cromatico
- Federica Boragina
Arte e scienza. Un collettivo di ricercatori provenienti dal mondo dell’arte e delle neuroscienze, attivo in diverse aree disciplinari: dall’arte visiva alla neurobiologia, dalla neuropsicologia al design, dalla linguistica alla storia dell’arte, fino ad arrivare alle digital humanities.

Carlo Amatetti
- Stefano Lorusso
Con la sua casa editrice Sagoma e con il podcast “Non c’è niente da ridere” si spende per tenere viva la memoria dei grandi comici del passato e combatterne l’oblio. Abbiamo parlato di libertà e censura nella comicità con lui che dice di essere «Aggressivamente contro qualsiasi forma di rimozione o cancellazione dei contributi artistici»

Nicola Lagioia
- Michele Cornacchia
LETTERATURA. Dopo sette anni come direttore del Salone del Libro, è tornato ad essere scrittore, conduttore radiofonico, autore di podcast e riviste: «Io non sono uno scrittore seriale e non posso fare previsioni su quel che scriverò. Scrivo di urgenza e questo mi permette di creare strutture narrative abbastanza complesse, di grande respiro. Se vivessi solo di scrittura, dovrei stare attentissimo al numero di copie che vendo, e questo mi condizionerebbe rendendomi meno libero.»
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