Andrea Serio
- Antonio Ant Cornacchia
DISEGNO. Ha cominciato a leggere con Topolino, ora pubblica in tutto il mondo. Autore dal segno lirico e dallo stile pittorico «Quello che faccio è proprio questo, dipingo con le matite.»«Tutto quello che vedo, che ho intorno, anche inconsapevolmente e inconsciamente, lo mastico, lo rumino. Succede a tutti in questo mestiere: assorbiamo cose come delle spugne e poi le mettiamo coscientemente o meno in quello che facciamo»
César Brie
- Letizia Buoso
TEATRO. Abbiamo incontrato uno dei maestri del teatro del Novecento, una vita tra Sud America ed Europa alla ricerca di un’esperienza estetica come rivelazione. «Tutta la mia vita ho lavorato senza dipendere da nessuno. In questo paese è un po’ difficile, perché o hai risorse economiche tue o devi chiedere lo spazio a qualcuno, e i teatri sono spesso occupati o legati a partiti ma io non voglio corteggiare i potenti.» Ci ha ricordato che «Dovremmo uscire dal teatro migliori di come siamo entrati: più aperti, più lucidi, più irrequieti.»
Nelson Ramirez de Arellano Conde
- Sara Boscaro e Laura Parmigiani
Intervista al direttore del Centro di Arte Contemporaneo Wifredo Lam e curatore del Padiglione di Cuba alla Biennale di Venezia 2022
Paola Zukar
- Valeria Lucia Passoni
MUSICA. Dalla scoperta del rap quando era adolescente fino alla nascita di Big Picture Management, passando per AELLE e per le case discografiche. La chiamano “la regina del rap italiano”, È manager di Fabri Fibra, Madame e Marracash. Ci porta alla scoperta delle radici e dell’evoluzione del genere musicale più popolare al mondo.
Carlo Amatetti
- Stefano Lorusso
Con la sua casa editrice Sagoma e con il podcast “Non c’è niente da ridere” si spende per tenere viva la memoria dei grandi comici del passato e combatterne l’oblio. Abbiamo parlato di libertà e censura nella comicità con lui che dice di essere «Aggressivamente contro qualsiasi forma di rimozione o cancellazione dei contributi artistici»
Enzo Gentile
- Silvio Teot
Racconta la musica pop dagli anni Settanta. Il mestiere, le amicizie, le rivalità, le ruggini. E un allarme: «I concerti costano troppo, pagare 60 euro per stare in piedi, in mezzo
al fango e non vedere niente mi fa pensare che il fanatismo ha vinto sulla curiosità».
Gabriella Giandelli
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli esordi sulle riviste di fumetto d’avanguardia degli anni Ottanta all’amore per il cinema e la letteratura. Il tono malinconico dei suoi lavori, quel «rimpiangere un mondo che non hai vissuto, che in realtà non c’è mai stato» e il bisogno di “tessere” con le matite colorate «Non posso stare senza disegnare. È una pratica che ti serve a vivere, a stare a questo mondo, qualcosa per me un po’ sacrale».
Elio De Capitani
- Antonio Ant Cornacchia
Intervista all’attore e regista. Dagli esordi stivando il furgone alla direzione del Teatro dell’Elfo.
Un percorso personale e collettivo nella storia del teatro e del Novecento, nei testi di Shakespeare, Checov, Fassbinder, Morgan, Kushner... lungo un movimento di giustizia che dalla Grecia di Eschilo, Sofocle e Euripide arriva fino a qui, ora.
Lorenzo Mattotti
- Antonio Ant Cornacchia
«La cosa importante quando disegno sono io con la mia storia, con tutto il mio bagaglio personale, la mia esperienza, il mio lavoro, Il mio mondo. Per quello forse non mi piace neanche più leggere libri a fumetti, non sono più affascinato come ero da ragazzino. Uno potrebbe dirmi non sei più curioso, diciamo che sono molto curioso di quello che posso trovare dentro me stesso.»
Elena Ledda
- Silvio Teot
Musica. «Con Incanti abbiamo fatto più concerti in Francia e in Germania che in Italia. E lì ho scoperto che stavo facendo world music. Io non ho mai pensato di cantare spacciandomi per mio nonno. Le radici vanno preservate ma bisogna guardare sempre al futuro». «Si può fare politica in tanti modi e noi abbiamo il dovere di farla attraverso il nostro lavoro. Quando sento che i musicisti non si devono occupare di politica a me vengono i brividi».
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