Cristiano Godano
- Fabio Pozzi
MUSICA. Il leader dei Marlene Kuntz parla della sua scrittura: «Nei testi per i Marlene “io”, è un “io” sfaccettato che vorrei riguardasse molti altri, nel disco solista sono io a tutti gli effetti». I danni delle piattaforme e le difficoltà di essere artista oggi, ma: «Non riesco proprio a immaginarmi senza palco. Credo che salire sui palchi a suonare sia la vera “scimmia” per quasi tutti i musicisti.» L’album con 15 suoi testi scelti da Awand
Igort
- Antonio Ant Cornacchia
Autore di fumetti, musicista, sceneggiatore e regista di cinema, direttore di Oblomov e Linus, Igor Tuveri ripercorre formazione culturale e carriera, attraverso le amicizie e le riviste, da un orizzonte all’altro del mondo. «Nel lavoro di un autore il processo è nella maggior parte del tutto inconscio. Si svolge in una sorta di camera oscura psichica. Nel mio caso è come “essere agiti”, il fumetto è il vampiro che guida la mia vita.»
Uliano Lucas
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli anni Sessanta fotografa gli invisibili. Tutto cominciò al Jamaica, a Milano, poi è entrato nelle fabbriche, negli ospedali psichiatrici, è stato in Jugoslavia, in Africa, in Cina. Ha portato ovunque il suo approccio umano e il suo spirito libertario.
Flavio Favelli
- Federica Boragina
«Le cose personali si intrecciano con le cose collettive, è un gioco di specchi, si aiutano l’una con l’altra a non perdersi, come due farfalle che si rincorrono». La ricerca di Flavio Favelli è un caleidoscopio: moltiplica frammenti di vite, ricordi, fatti storici, abitudini e costumi. Svariati oggetti ne declinano le forme. Il vetro smerigliato che lo racchiude è quello di una finestra di una casa borghese dell’Italia di qualche decennio fa…
José Muñoz
- Antonio Ant Cornacchia
FUMETTO. Abbiamo incontrato il maestro argentino per ripercorrere insieme una vita di fumetti e disegni. Oggi, dopo il bianco e nero di mille storie fra la perduta gente, è tempo di colori e paesaggi interiori: «Vorrei che queste pitturette fossero un luogo dove poter far riposare l’anima».
Luca Bigazzi
- Antonio Cornacchia e Stefano Lorusso
Ha diretto la fotografia nei film degli esordi di Soldini e Martone e nei titoli più celebrati di Sorrentino, Amelio e Di Costanzo. Esorta i giovani autori a osare e innovare, approfittando della «fortuna di poter sperimentare con le proprie mani la facilità e la creatività che il mezzo digitale offre»
Eugenio Finardi
- Antonio Ant Cornacchia
Nel 2014 il musicista parlava del nuovo album, dei grandi rivoluzionari, della dittatura delle multinazionali, degli esempi di oggi, del piacere di cantare canzoni altrui e del ritorno alle utopie.
Mario Natangelo
- Silvio Teot
A 22 anni l’esordio sull’Unità con Staino, a 24 comincia l’avventura con Il Fatto, costellata di querele, accuse di sessismo e tanta libertà. «La nostra società non è sufficientemente in grado di leggere e capire un discorso satirico. Non è capace di fare una riflessione più profonda, che abbia un secondo livello di lettura. In Francia invece questa cosa la posseggono da molto tempo. Il brutto quindi è non essere capiti neppure da persone intelligenti e di cultura. Il bello è… la stessa cosa».
Yerba Mala Cartonera
- Roberto Oropeza Lozano Con la collaborazione di Magda Rossi
Libri fatti a mano venduti a prezzo bassissimo nei mercati delle città dove non esistono librerie, contengono testi di scrittori emergenti o postumi, sfondano le barriere dei confini per far conoscere la Bolivia autentica, oltre lo stereotipo
Redi Hasa
- Silvio Teot
Non ci è mai piaciuta l’espressione “uno scappato di casa”. Nella sua accezione negativa è ampiamente abusata. Complice l’utilizzo frequente nei media che ne hanno determinato l’uso comune nel gergo quotidiano. Sembra che le sue origini risalgano all’area genovese intorno al 1996. Appena due anni prima che Redi Hasa decidesse di scappare in Italia all’età di 21 anni. Oggi Hasa è uno dei migliori violoncellisti al mondo ed è stato sicuramente “uno scappato di casa”. Uno che ha lasciato non solo la sua casa di Tirana, il suo giardino e l’albero di ciliegio che quasi venerava, ma è scappato dalla sua città, dal suo Paese. Fuggito dalla spaventosa crisi sociale ed economica che si abbattè sull’Albania, un paese alla ricerca di un nuovo orizzonte politico.
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