
Giuseppe Palumbo
- Antonio Ant Cornacchia
FUMETTO. Dagli esordi su Frigidaire con Ramarro, il supereroe masochista, alle tavole per Diabolik.
L’importanza delle riviste, del lavoro di gruppo e delle figure a cui ha dedicato alcuni dei suoi ultimi lavori, Pasolini e Scotellalaro «Per il recupero di una dimensione umana che dal mio punto di vista non può che essere poetica.»

Maria Tilli
- Stefano Lorusso
Regista e autrice, il suo primo lungometraggio, Animali randagi, è arrivato dopo tanti documentari, cortometraggi e televisione «Venendo da una famiglia assolutamente non borghese, odio il “porno-poveri”, quel voyeurismo di chi è borghese e va a guardare i poveri, ma in cui i poveri non si raccontano mai.» «Il cinema e il set sono ancora tanto da maschi. Se un uomo fa il pazzo è uno che ha personalità. Se una donna mette i puntini sulle i è una rompicoglioni.»

Massimo Giacon
- Antonio Ant Cornacchia
Fumetto (ma anche design, musica e arte). Ha pubblicato le sue tavole su tutte le riviste storiche italiane, da Frigidaire a Linus, sempre sul confine fra underground e mainstream. «Il disegno è il compromesso tra quello che vorresti fare e quello che riesci a fare. Alla fine viene fuori qualcosa che non avevi nemmeno previsto, questa è la cosa bella e interessante.»

Andrea Donaera
- Giulia Maria Falzea
Scrittore con due romanzi e tanti mestieri alle spalle: «Oggi bisogna guardarsi attorno e vedere come parla la gente, come vive. Perché se dobbiamo fare questa roba che sono i libri deve avere un senso.
I sensi possono essere molti, ma devono essere dei sensi all’altezza dei tempi.»

Mara Cerri
- Antonio Ant Cornacchia
Disegna per l’editoria, l’animazione tradizionale e per il fumetto, le piace lasciarsi trasportare, trovare la rotta strada facendo «È la parte più viva. Fa venire smania, sei felice quando senti quella cosa lì. Mi piace che il percorso faccia scoprire cose che alla partenza non sapevo.»

Giuseppe Genna
- Michele Cornacchia
SCRITTURA. Come narrare la realtà, Don DeLillo, la cultura pop, Milano e la scrittura nell’Italia del cambiamento climatico. Un dialogo sulle ispirazioni, i progetti e la poetica di uno degli scrittori più radicali della letteratura italiana.

Ivan Carozzi
- Michele Cornacchia
Letteratura. Scrittore, autore, giornalista. Ha raccontato il mestiere di scrivere «Vivere di scrittura è difficile, penoso, faticoso, bisogna fare davvero molta gavetta e avere tanta determinazione». Della città in cui vive, Milano, dice «Capita continuamente d’incontrare persone speciali, interessanti, consapevoli e anche assetate di conoscenza e contatto umano, ma il problema è che tutte queste persone in gamba vivono nell’angoscia di non poter pagare l’affitto e di non sapere che ne sarà di loro fra due anni.»

Fabrica AI
- Marianna Monguzzi
L’intelligenza artificiale per l’arte contemporanea. Un team di giovani ricercatori della Fondazione Rossi, sta studiando le applicazioni dell’AI e del suo incredibile potenziale per la comprensione e l’accessibilità dell’arte. A cominciare da Manzoni, Alessandro.

Gipi
- Antonio Ant Cornacchia
Nel 2005 il fumettista scriveva così sul suo blog: «Ma quanto chiacchiero? Spero di non esagerare. Questa è una nuova intervista fatta con Antonio Cornacchia su Creativo Social Club. Le domande erano interessanti e io non ho resistito alla tentazione di raccontare.»

Simone Massi
- Antonio Cornacchia e Stefano Lorusso
ANIMAZIONE. Nei suoi film la memoria di un mondo contadino povero e duro ma semplice e trasparente. «Faccio cinema d’animazione a mano, con pochi mezzi, senza concessioni, senza amicizie e senza paracadute, è un atto di resistenza, con la minuscola». «Nella ricchezza della diversità ci deve essere qualcosa, in noi, che invece ci deve rendere uguali e valere sempre: il rispetto, la lealtà, la generosità, l’impegno, l’umiltà, l’accettazione della sconfitta.»
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