Beatrice Rana
- Giulia Maria Falzea
Pianista nota e apprezzata in tutto il mondo, ci racconta le scelte, i modelli, la fatica quotidiana e le responsabilità di un’artista. E poi le difficoltà in un mondo ancora prevalentemente maschile. Come vede il futuro? «Come una naturale evoluzione dell’oggi, una serie di infinite possibilità su cui fare progetti.»
Andrea Cati di Interno Poesia
- Antonio Ant Cornacchia
Andrea Cati nel 2014 crea un blog dedicato alla poesia che in poco tempo raggiunge migliaia di visite al giorno, nel 2016 fonda la sua casa editrice «Voglio occuparmi di poesia a 360 gradi, quella che vende e quella che non vende, quella che piace di più alla gente e quella che piace meno»
I colori del Ñatinta
- Awand
Fondamenta / Fondazione Rossi. A La Paz, in Bolivia, dal 2016 l’arte urbana si unisce alla tradizione del culto dei morti: «Nella memoria delle persone si può “rimanere in vita”». Intervista a Magda Rossi, co-curatrice.
Beatrice Salvioni
- Valeria Lucia Passoni
Letteratura. Il suo La malnata è stato il caso il caso letterario del 2023. «Credo sia inevitabile quando hai una certa postura nel mondo, urgenze da comunicare e cose in cui credi, che queste si infiltrino in ciò che scrivi, per forza, sia in modo consapevole che inconsciamente. Non mi piace però parlare di messaggio da voler dare, sembra mettermi in una sorta di posizione di superiorità e dire: “Io voglio insegnare questo”». «La Malnata e La Malacarne sono romanzi femministi
e che parlano di Resistenza. Se qualcuno si sente respinto da certe tematiche è un problema suo»
Mario Natangelo
- Silvio Teot
A 22 anni l’esordio sull’Unità con Staino, a 24 comincia l’avventura con Il Fatto, costellata di querele, accuse di sessismo e tanta libertà. «La nostra società non è sufficientemente in grado di leggere e capire un discorso satirico. Non è capace di fare una riflessione più profonda, che abbia un secondo livello di lettura. In Francia invece questa cosa la posseggono da molto tempo. Il brutto quindi è non essere capiti neppure da persone intelligenti e di cultura. Il bello è… la stessa cosa».
Rosa Palasciano
- Stefano Lorusso
Dal teatro sui palcoscenici d’Europa al cinema d’autore, con i lungometraggi Giulia e Taxi Monamour. Rosa Palasciano, attrice e sceneggiatrice pugliese, è una delle giovani personalità più interessanti dentro un sistema ancora troppo chiuso al contributo delle nuove generazioni.
«Si dà ancora troppo poco spazio a tutti i giovani talenti che ci sono in questo paese. Qualcuno riesce a farcela, ma in giro c’è molto più di quello che vediamo.»
Giovanna Forlanelli
- Antonio Ant Cornacchia
Cultura. Presidente della Fondazione Luigi Rovati che ha aperto un nuovo museo d’arte a Milano. «La nostra è una infrastruttura culturale. La stampa ci ha identificati come un museo etrusco ma noi guardiamo l’archeologia come una materia contemporanea, non come un reperto archeologico»
Domenico Mimì Notarangelo
- Stefano Lorusso e Mino Vicenti
Ritratti. Testimoniò la vita culturale e la cronaca lucana e pugliese per moltssimi anni, fu corrispondente per Paese Sera, l’Unità e l’Espresso. Oggi il figlio Peppe cura l’archivio dei suoi materiali e nel 2023 il MAXXI di Roma gli ha dedicato una mostra.
Tano D'Amico
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli anni Settanta fotografa i popoli e i movimenti in lotta per i diritti in Italia e nel mondo. Nei libri accompagna le foto con scritti spesso urticanti «Non ho mai amato la fotografia che documenta. La fotografia che mostra il mondo com’è. La fotografia che non altera i rapporti di forza orribili che reggono il mondo». Gli abbiamo chiesto chi sono i soddisfatti «Sono quelli a cui va bene il mondo come è, hanno avuto tutto quello che volevano e si sentono completi, soddisfatti di sé stessi. La soddisfazione porta a non fare niente per cambiare lo stato delle cose».
Giovanni Cocco
- Luigi Porzia e Mino Vicenti
FOTOGRAFIA. «In questa mia personale fase storica sto cercando di fare un passo indietro, sto cercando di togliere elementi, ritenendo sempre l’estetica importante ma evitando che diventi una barriera per il contenuto. Non si può usare sempre la stessa cifra stilistica, lo stesso modo narrativo per delle storie diverse.»
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