Ha diretto la fotografia nei film degli esordi di Soldini e Martone e nei titoli più celebrati di Sorrentino, Amelio e Di Costanzo. Esorta i giovani autori a osare e innovare, approfittando della «fortuna di poter sperimentare con le proprie mani la facilità e la creatività che il mezzo digitale offre»

Awand N° 16
Giancarlo Elfo Ascari / Omar Sosa / Arianna Arcara / Aldo Nove / Max Collini / Sarah Gainsforth / Riccardo Vitanza / Davide Serino / Gioconda Segantini

Awand N° 15
Beatrice Alemagna / Milo De Angelis / Massimo Zamboni / Paola Agosti / Raiz / Walter Fasano / Eric Jozsef / Collettivo Ippolita / Gianni Sassi / Fernando Garcia Barros

Awand N° 14
Caterina Cappelli / Rosa Palasciano / Beatrice Rana / Roberta Durante / Andy Rocchelli / AwandAward 2024 / Daniela Pes / Beatrice Salvioni / Flavia Carlini / Asilo Republic / Cristina Giopp / Fabrica AI

Awand N° 13
Franco Matticchio / Bruno Bozzetto / Barbara Baraldi / Emidio Clementi / Maria Tilli / Tano D'Amico / Uzeda / Mario Natangelo / Bertram Niessen / Walter Erra Hubert

Awand N° 12
Stefano Ricci / Gloria Riggio / Uliano Lucas / Francesca Coin / Leonardo Sonnoli / Paolo Benvegnù / Renato Casaro / Enzo Gentile / Carlo Amatetti

Awand N° 11
Massimo Giacon / Nicola Lagioia / Silvia Vecchini / Paola Zukar / Masbedo / Mario Cresci / Gabriella Morelli / Alessandro Portelli / Domenico Mimì Notarangelo

Awand N° 10
Andrea Serio / Veronica Raimo / Franz Di Cioccio della PFM / Simone Massi / Claudia Pajewski / Nicola Samorì / Ivan Carozzi / Il Club Tenco / Paolo Mele di Kora / Scritture & Zabar

Awand N° 9
Giuseppe Palumbo / Elena Ledda / Santa Nastro e Christian Caliandro / César Brie / Vanessa Roghi / Giuseppe Genna / Cristiano Godano dei Marlene Kuntz / Elisabetta Cremaschi

Awand N° 8
José Muñoz / Andrea Segre / Giovanna Forlanelli / Enzo Avitabile / Numero Cromatico / Piergiorgio Maoloni / Giovanni Cocco / Stefano Cipolla / Diego “Lesivo” Chaves

Awand N° 7
Virginia Mori / Giovanna Zoboli / Lino Vairetti degli Osanna / Maurizio Olivotto / Alessio “Pinuccio” Giannone / Mauro Ermanno Giovanardi / Dino Ignani / Silvia Schiavo / Fulvio De Rosa del Live Club / Yerba Mala Cartonera

Awand N° 6
Mara Cerri / Roberta Sammarelli dei Verdena / Babilonia Teatri / Daniele Vicari / Daniele Sepe / Francesca Genti / Sara Camporesi / Paolo Agrati / Andrea Cati di Interno Poesia

Awand N° 5
Manuele Fior / Nadia Terranova / Anna Valeria Borsari / Vincenzo Zitello / Cristina Taverna / Andrea Inglese / Hugo Weber / Dome Bulfaro / Squilibri Editore / Nelson Ramirez de Arellano Conde

Awand N° 4
Lorenzo Mattotti / Emma Dante / Cristina Donà / Daniele Di Bonaventura / Maria Borio / Aurelio Amendola / Julie's Haircut / Piccolo Cinema America / Jorge Fernandez Torres

Awand N° 3
Gabriella Giandelli / Ferdinando Scianna / Luca Bigazzi / Annamaria Testa / Maria Grazia Calandrone / Guido Mencari / Teho Teardo / Flavio Favelli / Angela D'Arrigo / Westopia

Awand N° 2
Igort / Redi Hasa / Gianfranco Pannone / Chiara Fossati / Chandra Candiani / Ilaria Urbinati / Andrea Donaera / Bass Culture / Magda Rossi

Awand N° 1
Guido Scarabottolo / Francesco Tullio Altan / Carmen Pellegrino / Elio De Capitani / Carmelo Eramo / Federico Dragogna dei Ministri / Alberto Casiraghy / I fratelli Mancuso / Alberto Zanchetta
MUSICA. Dopo la clamorosa reunion dei CCCP è tornato alla produzione da solista, ai suoi libri e ai suoi album, l’ultimo è dedicato a Pasolini e a un Paese allo sfascio: «Stiamo seppellendo questa nostra Italia, una signora ancora bellissima: così bella a volte che quando l’attraversi rimani senza fiato». La sua chitarra ha segnato alcuni dei dischi rock italiani più amati eppure oggi dice «Scrivere forse mi piace di più, è un linguaggio più adatto a me».
PROFESSIONI | CURATORE. Paolo Mele racconta il suo percorso nel mondo della produzione e della ricerca sul contemporaneao, fino all’approdo al centro per l’arte contemporanea Kora. «C’è un mondo dell’arte fatto di ricchezze o di logiche che esulano da quello che l’arte contemporanea dovrebbe fare, cioé porre domande, interrogativi, cercare di stimolare e arrivare tra la gente».
«Con i personaggi femminili sono critica come lo sono con me stessa: so che devono lottare il doppio per restare vive nella pagina». «La scrittura mi consente di fare da adulta ciò che la lettura mi consentiva da ragazzina: spostarmi, ma allora era una forma di escapismo da casa. Tutto nella mia testa. Ora scrivere continua a consentirmi di spostarmi, ma per entrare in luoghi insondabili e venire a capo di solito di niente».
Quattro soci, quattordici dipendenti e un indotto fatto di fornitori stabili che dal 2005 lavorano costantemente a Locorotondo, in Puglia, per il Locus Festival. «Organizzare un festival non è cosa facile, è come costruire una città e smontarla nel giro di poco.»
Dagli esordi sulle riviste di fumetto d’avanguardia degli anni Ottanta all’amore per il cinema e la letteratura. Il tono malinconico dei suoi lavori, quel «rimpiangere un mondo che non hai vissuto, che in realtà non c’è mai stato» e il bisogno di “tessere” con le matite colorate «Non posso stare senza disegnare. È una pratica che ti serve a vivere, a stare a questo mondo, qualcosa per me un po’ sacrale».
Con la sua casa editrice Sagoma e con il podcast “Non c’è niente da ridere” si spende per tenere viva la memoria dei grandi comici del passato e combatterne l’oblio. Abbiamo parlato di libertà e censura nella comicità con lui che dice di essere «Aggressivamente contro qualsiasi forma di rimozione o cancellazione dei contributi artistici»
ARTI VISIVE. Cos’è una bella immagine? È ciò che trasmette, quello che ti fa pensare. Una foto che non accontenta solo lo sguardo, che ti fa chiedere che cosa vuol dire, perché l’hai fatta. Come il cinema, come qualsiasi forma d’arte: è vedere attraverso il tuo sguardo una realtà che ritieni possa entrare nell’immaginario degli altri.
Artista visivo e direttore artistico, come musicista con gli Osanna ha fatto la storia del progressive rock in Italia: «Uno dei meriti del prog, forse il più grande, fu coniugare tante cose insieme: musicisti, artisti, fotografi… Fu una rivoluzione nella comunicazione artistica»
Fulvio De Rosa racconta la storia del locale di Trezzo sull’Adda e come cambia il settore. «Il mondo dei club è sempre stato l’avamposto per la gavetta di artisti a inizio carriera. La scena urban-hip hop di oggi, con le sue esplosioni di notorietà, non la pensa più così.».
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