I Ministri
- Valeria Lucia Passoni
Milanesi nati negli anni 80, i Ministri sono amici fin dei tempi del Liceo Berchet: Federico Dragogna (parole, cori e chitarra), Davide Autelitano (voce e basso) e Michele Esposito (batteria). Fondata la band al termine degli studi, l’esordio è del 2006 con l’autoprodotto I Soldi Sono Finiti, disco con una moneta vera da un euro incastonata nella copertina. Sono seguiti concerti in tutta Italia ed Europa, 5 album e 2 Ep. A Federico Dragogna abbiamo chiesto di ripercorrere il loro percorso artistico, quale sia il ruolo del rock oggi e cosa significhi per loro e per le nuove generazioni fare musica.
Lino Vairetti
- Silvio Teot
Artista visivo e direttore artistico, come musicista con gli Osanna ha fatto la storia del progressive rock in Italia: «Uno dei meriti del prog, forse il più grande, fu coniugare tante cose insieme: musicisti, artisti, fotografi… Fu una rivoluzione nella comunicazione artistica»
Massimo Giacon
- Antonio Ant Cornacchia
Fumetto (ma anche design, musica e arte). Ha pubblicato le sue tavole su tutte le riviste storiche italiane, da Frigidaire a Linus, sempre sul confine fra underground e mainstream. «Il disegno è il compromesso tra quello che vorresti fare e quello che riesci a fare. Alla fine viene fuori qualcosa che non avevi nemmeno previsto, questa è la cosa bella e interessante.»
Squilibri
- Antonio Ant Cornacchia
Libri e album musicali allo stesso tempo: è la formula adottata dalla piccola casa editrice romana. Dalle ricerche di Leydi, De Martino e Carpitella alle più recenti produzioni dei Fratelli Mancuso e Peppe Voltarelli, vincendo nove Targhe Tenco e preservando una irrinunciabile libertà.
Paolo Benvegnù
- Antonio Ant Cornacchia e Fabio Pozzi
Da circa trent’anni è una delle penne più ispirate della musica indipendente italiana. Prima con gli Scisma e poi come solista (anche se, come dice, è sempre a capo di un gruppo), ha descritto in parole e musica la complessità dell’animo umano come pochi altri hanno saputo fare.
Angela D’Arrigo
- Antonio Ant Cornacchia
«Nelle città d’arte il turismo s’è mangiato la cultura, alimentare il primo è diventato prioritario rispetto alla conoscenza della seconda, senza che la ricchezza economica generata dai flussi turistici abbia portato ad una riflessione vera sul patrimonio culturale.» «In ambito culturale scarseggia la capacità di attrarre competenze da altri settori. Non è facile trovare consulenti legali o fiscali preparati sul nostro specifico settore.»
Giuseppe Palumbo
- Antonio Ant Cornacchia
FUMETTO. Dagli esordi su Frigidaire con Ramarro, il supereroe masochista, alle tavole per Diabolik.
L’importanza delle riviste, del lavoro di gruppo e delle figure a cui ha dedicato alcuni dei suoi ultimi lavori, Pasolini e Scotellalaro «Per il recupero di una dimensione umana che dal mio punto di vista non può che essere poetica.»
Guido Mencari
- Antonio Ant Cornacchia
«La fotografia di scena non esiste così come non esiste un solo modo di intendere il teatro. Il teatro è spesso definito con il qui e ora. La fotografia ferma il qui e ora trasformandolo in un ovunque e per sempre. In questa contraddizione sta il senso della ricerca fotografica dello spettacolo dal vivo.»
Bass Culture
- Valeria Lucia Passoni
Quattro soci, quattordici dipendenti e un indotto fatto di fornitori stabili che dal 2005 lavorano costantemente a Locorotondo, in Puglia, per il Locus Festival. «Organizzare un festival non è cosa facile, è come costruire una città e smontarla nel giro di poco.»
Silvia Righi
- Sara Elena Rossetti
«Scrivo soprattutto di notte, il giorno lo impiego a convincermi che devo scrivere. Ma anche perché la notte è una dimensione di solitudine: le cose e le persone sono lontane, senti la mancanza di quello che non è accaduto, e osservi i tuoi desideri, e le tue paure, gonfiarsi in modo mostruoso.»
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