Gabriella Giandelli
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli esordi sulle riviste di fumetto d’avanguardia degli anni Ottanta all’amore per il cinema e la letteratura. Il tono malinconico dei suoi lavori, quel «rimpiangere un mondo che non hai vissuto, che in realtà non c’è mai stato» e il bisogno di “tessere” con le matite colorate «Non posso stare senza disegnare. È una pratica che ti serve a vivere, a stare a questo mondo, qualcosa per me un po’ sacrale».
Memoria e attualità nella creatività latino-americana
- Massimo Bignardi
Un decennio di progetti speciali e di nuove prospettive della sezione internazionale del Premio Bugatti - Segantini
Maurizio Olivotto
- Tiziana Romanin
«Fare libri d’artista è un esercizio estremamente riflessivo e intimo, che vuole tempi lunghi e questo bisogna riuscire a trasmetterlo anche a chi guarda.» «È il percorso che porta a cambiare i punti di vista, fa sgorgare l’inconsueto. Nella pratica delle arti ma anche nella vita»
Cristina Taverna
- Antonio Ant Cornacchia
Con Nuages, galleria e casa editrice, ha lavorato e lavora con alcuni dei più grandi illustratori al mondo: «Di alcuni sono diventata grande amica, come Folon e Luzzati. Ho avuto più dei miei sogni. Non avrei mai immaginato una vita così bella e libera.»
Walter Erra Hubert
- Marianna Monguzzi
Fondamenta / Fondazione Rossi. In occasione della mostra Chromasacra a Villa Vertua di Nova Milanese, la Fondazione Rossi presenta Walter Erra Hubert. L’artista statunitense vive tra Los Angeles e l’Italia e in questa intervista racconta come il suo processo creativo nell’arte sia una forma di riflessione interiore «Quando riesco a sentirmi in armonia con la mia mente, il mio cuore e il mio spirito, ho un approccio equilibrato che genera un senso di calma nello studio, quasi come una forma di meditazione, e da lì l’espressione artistica fluisce attraverso di me».
Giovanna Forlanelli
- Antonio Ant Cornacchia
Cultura. Presidente della Fondazione Luigi Rovati che ha aperto un nuovo museo d’arte a Milano. «La nostra è una infrastruttura culturale. La stampa ci ha identificati come un museo etrusco ma noi guardiamo l’archeologia come una materia contemporanea, non come un reperto archeologico»
Virginia Mori
- Antonio Ant Cornacchia
La sua passione per il disegno è nata leggendo da adolescente i manga, poi la Scuola di Urbino le ha insegnato a cercare una voce personale oggi molto riconoscibile: «Atmosfere non definite, un avvicinarsi al mondo del sogno, l’essere ambigui, lasciare molto allo spettatore. E un pizzico di ironia»
Massimo Giacon
- Antonio Ant Cornacchia
Fumetto (ma anche design, musica e arte). Ha pubblicato le sue tavole su tutte le riviste storiche italiane, da Frigidaire a Linus, sempre sul confine fra underground e mainstream. «Il disegno è il compromesso tra quello che vorresti fare e quello che riesci a fare. Alla fine viene fuori qualcosa che non avevi nemmeno previsto, questa è la cosa bella e interessante.»
Guido Mencari
- Antonio Ant Cornacchia
«La fotografia di scena non esiste così come non esiste un solo modo di intendere il teatro. Il teatro è spesso definito con il qui e ora. La fotografia ferma il qui e ora trasformandolo in un ovunque e per sempre. In questa contraddizione sta il senso della ricerca fotografica dello spettacolo dal vivo.»
Andrea Cati di Interno Poesia
- Antonio Ant Cornacchia
Andrea Cati nel 2014 crea un blog dedicato alla poesia che in poco tempo raggiunge migliaia di visite al giorno, nel 2016 fonda la sua casa editrice «Voglio occuparmi di poesia a 360 gradi, quella che vende e quella che non vende, quella che piace di più alla gente e quella che piace meno»
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