Manuele Fior
- Antonio Ant Cornacchia
«È come se prendessi il lettore per mano dicendogli “Adesso attraverseremo dei corridoi bui, non preoccuparti, non ti perderai, io ti condurrò ma il senso di questa esperienza rimarrà a te trovarlo”».
Vanessa Roghi
- Antonio Ant Cornacchia
STORIA. Con la storica del contemporaneo scopriamo cosa significa fare ricerca nell’Italia del 2023. Gli incontri, la casualità, la questione della classe sociale. E poi gli argomenti che le stanno più a cuore: l’educazione, don Lorenzo Milani e Gianni Rodari, che «Da soli non avrebbero fatto molto.»
Nicola Lagioia
- Michele Cornacchia
LETTERATURA. Dopo sette anni come direttore del Salone del Libro, è tornato ad essere scrittore, conduttore radiofonico, autore di podcast e riviste: «Io non sono uno scrittore seriale e non posso fare previsioni su quel che scriverò. Scrivo di urgenza e questo mi permette di creare strutture narrative abbastanza complesse, di grande respiro. Se vivessi solo di scrittura, dovrei stare attentissimo al numero di copie che vendo, e questo mi condizionerebbe rendendomi meno libero.»
I Ministri
- Valeria Lucia Passoni
Milanesi nati negli anni 80, i Ministri sono amici fin dei tempi del Liceo Berchet: Federico Dragogna (parole, cori e chitarra), Davide Autelitano (voce e basso) e Michele Esposito (batteria). Fondata la band al termine degli studi, l’esordio è del 2006 con l’autoprodotto I Soldi Sono Finiti, disco con una moneta vera da un euro incastonata nella copertina. Sono seguiti concerti in tutta Italia ed Europa, 5 album e 2 Ep. A Federico Dragogna abbiamo chiesto di ripercorrere il loro percorso artistico, quale sia il ruolo del rock oggi e cosa significhi per loro e per le nuove generazioni fare musica.
Carmen Pellegrino
- Mino Vicenti
«Con i personaggi femminili sono critica come lo sono con me stessa: so che devono lottare il doppio per restare vive nella pagina». «La scrittura mi consente di fare da adulta ciò che la lettura mi consentiva da ragazzina: spostarmi, ma allora era una forma di escapismo da casa. Tutto nella mia testa. Ora scrivere continua a consentirmi di spostarmi, ma per entrare in luoghi insondabili e venire a capo di solito di niente».
Uzeda
- Fabio Pozzi
Il chitarrista Agostino Tilotta ci racconta la vita di un gruppo nato a Catania nel 1987 e che da allora non ha mai smesso di girare il mondo sventolando la bandiera del Do it yourself: «Niente e nessuno ci spinge a fare nulla, amiamo l’energia detonante che il volume riesce a sprigionare. La melodia è l’inesauribile passione per tutto ciò che amiamo.»
Claudia Pajewski
- Antonio Ant Cornacchia
FOTOGRAFIA. «La vera gratificazione è quando un’immagine riesce a resistere nel tempo ed entrare in un immaginario collettivo stabile». «Sono fiduciosa che opteremo per un approccio ecologico anche in questo campo, perché da qualunque parte la si guardi la grande abbuffata sta finendo. Ci dirigiamo verso un’inversione di tendenza che spero favorisca la qualità a discapito della quantità».
Andrea Cati di Interno Poesia
- Antonio Ant Cornacchia
Andrea Cati nel 2014 crea un blog dedicato alla poesia che in poco tempo raggiunge migliaia di visite al giorno, nel 2016 fonda la sua casa editrice «Voglio occuparmi di poesia a 360 gradi, quella che vende e quella che non vende, quella che piace di più alla gente e quella che piace meno»
Tano D'Amico
- Antonio Ant Cornacchia
Dagli anni Settanta fotografa i popoli e i movimenti in lotta per i diritti in Italia e nel mondo. Nei libri accompagna le foto con scritti spesso urticanti «Non ho mai amato la fotografia che documenta. La fotografia che mostra il mondo com’è. La fotografia che non altera i rapporti di forza orribili che reggono il mondo». Gli abbiamo chiesto chi sono i soddisfatti «Sono quelli a cui va bene il mondo come è, hanno avuto tutto quello che volevano e si sentono completi, soddisfatti di sé stessi. La soddisfazione porta a non fare niente per cambiare lo stato delle cose».
Nadia Terranova
- Giulia Maria Falzea
«La scrittura per me ha un solo obbligo: essere interessante. Questo obbligo ovviamente ogni scrittore e lettore lo declina a proprio gusto, ma non credo che debbano esserci altri doveri, né civili, né militanti, ci sono se lo scrittore li sente.»
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