Awand. Rivista analogica di arti e creatività

Fumetto (ma anche design, musica e arte). Ha pubblicato le sue tavole su tutte le riviste storiche italiane, da Frigidaire a Linus, sempre sul confine fra underground e mainstream. «Il disegno è il compromesso tra quello che vorresti fare e quello che riesci a fare. Alla fine viene fuori qualcosa che non avevi nemmeno previsto, questa è la cosa bella e interessante.»

massimo giacon

 

 

Se pensi di conoscere abbastanza bene il percorso professionale di Massimo Giacon è il momento che tu scorra il suo chilometrico curriculum, scoprirai che si è confrontato con lavori e ambiti di cui non sapevi nulla, come le animazioni per Mister Fantasy, il programma televisivo di Carlo Massarini che fece conoscere i videoclip musicali agli italiani negli anni Ottanta. Magari sai della sua collaborazione con lo studio di Ettore Sottsass perché poi ci ha disegnato un albo a fumetti, ma sai dei suoi pezzi di design per Alessi? Sai che ha pubblicato due dischi da solista e che con varie band ha partecipato ad altri? Per una figura così di solito si usano aggettivi come eclettico, poliedrico, versatile. Noi preferiamo chiamarlo semplicemente artista.

A cosa stai lavorando?

Al progetto 366. 366 perché questo è un anno bisestile. E poi è anche un anno cruciale, dal punto di vista personale e dal punto di vista mondiale, perché succederanno molte cose: vedremo cosa succede con l’intelligenza artificiale, con le tre guerre in corso, alle elezioni americane e a quelle europee, che cosa succede quest’estate col clima… Secondo me questo è un anno che deciderà i decenni prossimi e io lo documenterò realizzando ogni giorno un disegno su una notizia quotidiana.

Troveranno spazio anche questioni personali?

No, cercherò di tenerle fuori il più possibile. Il frutto di questo lavoro si vedrà solo alla fine, in un libro catalogo probabilmente.
Quali sono i pregi e i difetti degli ambiti in cui ti muovi, il fumetto l’arte, la musica e il design?
Non c’è un ambito migliore dell’altro, ognuno ha le sue bellezze e i suoi momenti di squallore. Il mondo del fumetto si è talmente incattivito negli ultimi anni, o forse non è mai stata un’oasi felice e semplicemente ora che la comunicazione è diventata così invadente sappiamo cose che prima ignoravamo.

 

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L'articolo integrale è pubblicato nel n. 11 di Awand, primavera 2024.
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Antonio Ant Cornacchia
Antonio Ant Cornacchia
Grafico, art director, giornalista. Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti. È il fondatore e direttore di Awand. C'è chi lo chiama Ant, che sta per formica.

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